Dal 30 ottobre al 2 novembre al Teatro Alfieri di Torino "Il vedovo" con Massimo Ghini
"Ma vogliamo dire la verità una volta per sempre? Io ho sposato un cretino e me lo tengo. Ognuno ha la sua croce, pazienza." Basta una citazione per aprire un mondo. Quello cinico, sarcastico, amaro e terribilmente divertente della grande commedia all'italiana. Lei Franca Valeri, la moglie abile, calcolatrice e spietata, irresistibile nel suo accento milanese con cui umilia il "cretinetti". Lui, Alberto Sordi, il marito inetto, presuntuoso e vigliacco, per antonomasia la maschera specchio del maschio medio nostrano. "Un megalomane è uno che si crede superiore a tutti, invece è un cretino ridicolo, che si circonda di incapaci".
Quando la moglie smetterà di finanziare le fallimentari imprese della 'metà' e inizierà a prestargli soldi con tassi da usura si scatenerà la voglia di vendetta del protagonista, dando il via alla parte più travolgente della commedia.
E intorno - il tutto è orchestrato dalla regia di un gigante del calibro di Dino Risi - il bianco-nero di fine anni '50 che sogna già la trasgressione a colori dei '60, Così come l'aspirante vedovo sogna di diventarlo per davvero ma i suoi tentativi disastrosi rendono la comedy più pink che davvero black.
Insomma, un capolavoro intoccabile tanto che il recente remake con la coppia De Luigi/Littizzetto a distanza di poco più di un decennio sembra molto più vecchio.
Un plauso al coraggio va quindi tributato a Massimo Ghini (anche regista), Ennio Coltorti e Gianni Clementi per aver osato adattare al palcoscenico questo cult cinematografico, scegliendo anche di trasferirlo nell'ambientazione da Milano a Roma.
Allo stesso Ghini è affidato il ruolo protagonista e a un'attrice dal solido talento teatrale classico come Galatea Ranzi il compito di rinnovare tic e tempi comici della Valeri, senza dubbio la più grande attrice comica italiana di sempre.
Al loro fianco a completare la galleria di personaggi e caratteri Pier Luigi Misasi, Leonardo Ghini, Diego Sebastian Misasi, Giulia Piermarini, Tony Rucco e Luca Scapparone.
E' sicuramente un buon segno che si inizi ad attingere all'enorme patrimonio delle commedie italiane, che non hanno nulla da invidiare alle storie di tanti autori stranieri, fornendo spaccati sociali della nostra nazione che parlano di noi con la forza dirompente della risata.
Lo spettacolo arriva a Torino nel cartellone del Teatro Alfieri dal 30 Ottobre al 2 Novembre (da giovedì a sabato ore 20.45, domenica ore 15.30) Info su www.teatroalfieritorino.it e www.ticketone.it.
Sonia Bisceglia