Il 13 novembre I Legnanesi portano Promessa d'amore all'Alfieri di Torino
Quel ramo del lago di Como.. devia verso la comicità e omaggiando Manzoni trae spunto dalla trama dei Promessi Sposi, odiata da generazioni intere di studenti, per trascinarci nello spassoso territorio della commedia, della farsa, della grassa risata insomma. E non parliamo di una risata qualsiasi ma della risata dialettale, verace e popolana, che affonda le radici in un'Italia forse ingenua e illusa ma sicuramente più spensierata di quella di oggi. Cosa sarebbe il teatro senza i grandi che hanno nobilitato il dialetto a parola scenica, impreziosendo la drammaturgia di testi immortali, in cui l'aspetto ridanciano serve molto spesso per veicolare grandi temi, ideali e un'analisi dell'umanità che partendo dal particolare lambisce l'universale? Possiamo citare i grandi: Scarpetta, De Filippo, Govi, Baseggio, Bersezio, Farassino, ma tanti altri nomi, magari meno noti, compongono un mondo di storie, testi, caratteri, battute che sarebbe il caso di recuperare, soprattutto oggi che la tv prima e la globalizzazione poi ha appiattito il linguaggio nazionale in un'unica neo-lingua sicuramente più condivisa ma meno ricca dei colori e delle sfumature che componevano il patrimonio culturale tricolore. Ma oggi chi tiene ancora alta la bandiera del teatro dialettale nei cartelloni del teatro italiano? Difficile non pensare a loro, ai Legnanesi, protagonisti in questa stagione proprio dell'omaggio manzoniano di cui sopra.
L'altra loro caratteristica iconica, e fonte sicura di grande ilarità, è la scelta di interpretare alcuni personaggi en travesti (i più celebri e storici sono quelli della Teresa e della Mabilia), che nasce dalle regole severe regole che vigevano negli oratori degli anni '40, ambiente in cui la compagine lombarda è stata fondata. I tre operai Felice Musazzi, Tony Barlocco e Luigi Cavalleri hanno dato vita a questa lunga e prolifica tradizione infatti nel lontano 1949, e hanno attraversato gli anni e decine di produzioni, superando problemi, sostituendo via via gli attori storici poi venuti a mancare, riunendosi dopo una scissione, spostando il proprio centro d'azione dal Legnanese a tutto il nord fino a conquistare piazze lontane, ma senza mai tradire la missione originaria di divertire con personaggi spassosi, messe in scena sfarzose e un occhio all'attualità che non li ha mai fatti andare fuori moda.
L'attuale compagnia è capitanata da Antonio Provasio (anche regista), Enrico Dalceri (sue anche scenografie, musiche e costumi) e Italo Giglioli, mentre i testi sono firmati da Mitia Del Brocco.
La trama dell'ultima produzione, inizialmente intitolata I Promossi sposi e ora ribattezzata "Promessa d'amore", trae spunto da un errore burocratico che rende nullo il matrimonio tra Teresa e Giovanni, che novelli Renzo e Lucia scateneranno la consueta ridda di malintesi, gag, colpi di scena, battute al fulmicotone, dando poi spazio al finale trionfo dell'amore.
Potremo goderci i Legnanesi all'Alfieri di Torino giovedì 13 novembre h 21, ma lo spettacolo proseguirà la tournée fino a Maggio, toccando Ferrara, Parma, Mantova, Bologna, Milano (8-31 gennaio al Manzoni), Roma, Genova… (per tutte le date visitate ilegnanesi.it/event-directory ).
Info sulla tappa torinese su www.teatroalfieritorino.it e www.ticketone.it