Forza venite gente, un grande spettacolo (ancora) c'è!

Era il 9 ottobre 1981, quando sul palcoscenico del Teatro dell'Unione di Viterbo debuttava Forza venite gente, commedia musicale in due tempi sulla vita di San Francesco d'Assisi, con la regia di Mario Castellacci.
A distanza di quasi 45 anni, lo spettacolo è ancora in scena, in un'edizione totalmente rinnovata, con la regia di Ariele Vincenti e la supervisione artistica di Michele Paulicelli, storico interprete del ruolo di Francesco.
Cercare di rendere "appetibile" al pubblico del nuovo
millennio uno spettacolo considerato un evergreen è un'operazione decisamente
rischiosa, che comunque sta dando i suoi frutti.
La nuova versione è decisamente più orientata verso la
prosa, con un monologo iniziale di Pietro di Bernardone, che spiega le
circostanze che hanno condotto Francesco alla rinuncia dei beni terreni nella
pubblica piazza.

Insieme alla canzone che dà il titolo allo spettacolo, non mancano gli altri celebri brani, talvolta eseguiti in un ordine diverso da quello dell'edizione originale: da Ventiquattro piedi siamo a I miei capelli, E volare volare, Perfetta letizia, fino all'immancabile e commovente finale, Laudato sii.
A spiazzare il pubblico over 40, che è cresciuto con le canzoni dell'edizione originale, è l'assenza di È Natale, in apertura del secondo atto: un pizzico di "coraggio" in più a livello produttivo avrebbe potuto "rinfrescare" anche la canzone che descrive la nascita del Presepe (che continua a essere rappresentata in tutte le versioni amatoriali realizzate da parrocchie e gruppi giovanili in tutta Italia).

Michelangelo Nari interpreta un San Francesco posato e incredibilmente ispirato, circondando di un'aura del tutto inedita il personaggio originale.
L'indiscussa esperienza interpretativa di Mauro Mandolini non fa assolutamente rimpiangere l'indimenticabile interpretazione del compianto Silvio Spaccesi nel ruolo di Pietro di Bernardone, rendendolo un padre ancora più "terreno" e riflessivo riguardo ai propri errori.

Giulia Gallone è una Cenciosa decisamente padrona del proprio ruolo e consapevole della commovente ironia che comporta.
Luca Bacci è un Lupo "da manuale", perfettamente aderente al
personaggio, con grande soddisfazione del pubblico che ritrova nella sua
interpretazione l'adeguata ironia e intraprendenza che il ruolo prevede.
Una delle autentiche rivelazioni dello spettacolo è
Benedetta Iardella, nel ruolo della Povertà: con un unico brano, riesce a
incantare il pubblico grazie alla potente musicalità della sua voce, unita a
una consapevole presenza scenica.
Insomma, nonostante gli evidenti cambiamenti, dovuti al trascorrere del tempo, Forza venite gente rimane un grande spettacolo, capace di conservare un posto nel cuore del pubblico più adulto (che, rivedendolo, ritorna adolescente) e conquistare al tempo stesso una nuova generazione di pubblico.