BOLOGNA – Profumo di nostalgia e voglia di radici. Serena
Rossi ritorna al Teatro Duse di Bologna a furor di popolo con ben due
appuntamenti (27 e 28 settembre) dopo il primo trionfale concerto – ma è
assolutamente riduttivo definirlo così – della scorsa stagione che ha mandato
in visibilio il pubblico felsineo. Show ideato da Serena Rossi, intitolato
SereNata a Napoli, notturno di musica e parole. Tutti alla corte della
cantante-attrice partenopea che appare in candido peplo e descrive i racconti e la musica
stretti come amanti. Una canzone apre una storia che riporta ad una musica, che
rimanda ad una leggenda, che arriva ad una ninna nanna. Al centro la città più
misteriosa del mondo, che ha confuso anche le sirene, che ha una sua filosofia,
un suo immaginario. La protagonista dedica a lei la sua serenata. E per
conquistarla le canta le canzoni della sua infanzia, di quella terra tellurica
stretta tra il Vesuvio e il mare. Applausi.
Il pubblico si esalta sulle note di "Tammurriata nera",
"Munastero 'e Santa Chiara", "Dicitencello vuje", "Dove sta Zazà", "Reginella",
"Io, mammeta e tu", tanto per citare qualche titolo. È articolato e
appassionato il racconto della Rossi di una realtà dalle mille contraddizioni e
dall'anima femminile, un viaggio emozionante e intenso, fatto di musica e
parole, per esaltare un luogo leggendario. Napoli, sirena mitologica e cuore
pulsante, prende vita sul palcoscenico attraverso le melodie. Dalla leggenda di
Partenope al canto dei vicoli, dai suoni delle feste popolari alle ninne nanne.
Lo spettacolo, per la regia di Maria Cristina Redini, diventa un mosaico di
storie, note e ricordi che affondano le radici nel cuore di una terra
incastonata tra cielo e terra. Scroscianti applausi, a fine concerto, per una
mattatrice d'eccezione.