Non c'è Duo senza quattro. Dopo 31 anni di duetto inossidabile i celebri 'fenomeni' televisivi e cinematografici Ale e Franz compiono una svolta epocale. Al Teatro Alfieri di Torino, i due artisti hanno deciso di rompere gli schemi e condividere la scena con due talentuose attrici, Rossana Carretto e Raffaella Spina. Questo quartetto inedito ha dato vita a "La Commedia", uno spettacolo sorprendente che non manca di spiazzare il pubblico, pur abituato alle trovate estrose della amata coppia.
Come spesso accade per sorprendere si parte da una situazione familiare (la consueta panchina dove siamo abituati ad assistere agli stralunati incontri dei due), che poi si tenta di scardinare con elementi 'di disturbo'.
Lo spunto narrativo è vecchio come la storia del teatro: una relazione proibita per la differenza di età, che però diventa accettabile o meno a seconda delle convenienze personali. Il meccanismo viene però portato al parossismo creando un accumulo di colpi di scena 'effetto beautiful', complicato dall'ingresso di uno scandalo di aziende altamente inquinanti a rischio ispezione, che eleva all'ennesima potenza l'ilaritá.
Tutto è studiato nei minimi dettagli per suscitare la risata fin dal primo istante, fin dall'apertura del sipario che rivela una scenografia che, panchina a parte, potremmo definire alla lettera “didascalica”, talmente minimal da mancare completamente. I due uomini di mezza età dopo essersi ancora una volta incontrati casualmente nel parco man mano che parlano delineano la loro storia e riflettono (senza mai prendersi sul serio) sulle contraddizioni umane e quotidiane con cui tutti possiamo identificarci. Quello che inizia come un banale scambio di convenevoli si trasforma però in un'esilarante dissertazione sull'amore, con dialoghi sempre più serrati. Sembrerebbe tutto già visto, ma l'entrata in scena dei due personaggi femminili crea una reazione a catena imprevedibile e un intreccio frenetico di situazioni comiche che tengono il pubblico fino alla fine col fiato sospeso (dal ridere, s'intende).
Ma chi sono queste nuove compagne di viaggio dei due celeberrimi attori comici?
Rossana Carretto è un volto noto nel panorama comico italiano. Attrice versatile, ha calcato sia le scene teatrali che gli schermi televisivi, collaborando con artisti del calibro di Angela Finocchiaro e Gioele Dix. È stata una delle protagoniste de "Le Scemette", un gruppo comico tutto al femminile nato nel 2014, che includeva anche Alessandra Ierse, Laura Magni, Viviana Porro, Nadia Puma e Alessandra Sarno. Inoltre, ha partecipato a spettacoli come "Sirene Spiegate" insieme ad Alessandra Sarno.
Raffaella Spina, artista poliedrica, si distingue invece come ballerina, cantante e attrice. Ha preso parte a numerose produzioni teatrali e musical, tra cui "Rugantino" al Teatro Sistina, "Madagascar il Musical" e "Sogno Rock di una Notte di Mezza Estate". La sua formazione spazia dalla danza classica e moderna al tip tap, con esperienze internazionali che l'hanno vista esibirsi anche a Dubai.
"La Commedia", scritta da Francesco Villa (Franz), Alessandro Besentini (Ale), Alberto Ferrari e Antonio De Santis, con la regia di Alberto Ferrari, è in scena da diversi anni, riscuotendo successo in tutta Italia ed ha nel suo vasto spettro comico uno dei punti di forza: le battute si susseguono a ritmo incalzante, toccando un'ampia gamma di registri comici. Quello che predomina è l'approccio ironico: la sottile presa in giro di situazioni comuni virate sull'assurdo e sul surreale che ha fatto la fortuna del duo. Nella loro consueta tavolozza anche l'intento sarcastico: affermazioni apparentemente serie dette con intento derisorio che si risolvono in uno sguardo più cinico. Ma non mancano la parodia, le imitazioni (un bellissimo omaggio a Stanlio & Ollio), lo Slapstick, il tormentone, i giochi di parole… insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti, ci sono risate per tutte le ganasce, sia per chi di bocca buona si diverte con la comicità più spiccia e 'di pancia' sia per chi è dotato di palato più fine e cede solo a una comicità più raffinata.
Tutte queste sfumature di riso affondano le radici nelle tante scuole nostrane di comicità, l'umorismo è proprio uno di quei campi in cui un certo orgoglio tricolore non guasterebbe: del resto perché andare lontano? Un po' come ne "La commedia" il padre geloso della figlia le dice: "Amore, ti ho sempre lasciata libera di fare tutto, ti ho perfin mandata a fare l'Erasmus a San Marino!".
Se è così facile far ridere popoli come per es. gli americani, che ridono davvero di tutto, suscitare l'ilarità negli italiani è impresa sempre ardua: abituati come siamo ai grandi maestri Totò, Eduardo, Petrolini, Fabrizi, Tognazzi, Troisi (l'elenco è lungo) insomma ... troppo bene. E nonostante ciò Ale e Franz sanno ancora farlo dopo 31 anni, sempre con enorme successo. Per loro la panchina, quella della pensione, è ancora lontanissima.
Sonia Bisceglia